Salve a tutti. Mi scuso intanto per l'assenza di ieri dovuta a motivi scolastici, spero non succeda più e provvederemo a postare quanto più possibile in vista dell'imminente referendum. Oggi proveremo a fare un punto sui costi del nucleare e sulla sua convenienza (o meno) economica.
Facciamo innanzitutto un quadro sulla situazione energetica italiana, distinguendo bene tra potenza installata (quale è la taglia dei miei impianti) e energia prodotta (posso avere una potentissima ferrari in garage e non usarla mai...)
Sfatiamo innanzitutto il mito che l'Italia compra energia dall'estero perchè non abbiamo sufficiente potenza installata:fandonie. Compriamo energia dall'estero (quasi totalmente dalla Francia) esclusivamente perchè loro hanno il nucleare che produce energia sempre,e quando la loro produzione supera la loro domanda, noi la compriamo a prezzi molto bassi: quindi, per noi l'import è comunque un risparmio. Naturalmente sono necessarie altre considerazioni di carattere tecnico/politiche.
Ad ogni modo, la potenza installata in Italia è di circa 100 GW, a fronte di una domanda massima raggiunta nelle ore di picco di 50 GW. Come si compone il nostro parco?
Gli impianti termoelettrici la fanno da padrone, seguiti dai numerosi impianti idroelettrici,il resto (neanche il 6 per cento) sono impianti a energia rinnovabile.
I numeri diventano sorprendenti però se si parla di ENERGIA,quella che realmente ci interessa. I sognatori di un mondo verde, che va a vento e sole, dovranno ricredersi. Ma non per mancanza di investimenti, per cattiveria dei petrolieri o dei nuclearisti, ma semplicemente perchè madrenatura vuole così: queste fonti sono aleatorie, ci sono e non ci sono, perdipiù hanno rendimenti intrinsecamente scadenti.
Il nostro fabbisogno energetico è di 300 TWh (non indaghiamo più di tanto sulle unità di misura, è un numero punto e basta..). Idroelettrico e termoelettrico fanno circa il 95 per cento, mentre il fotovoltaico produce a stento 0,7 TWh. Quanti investimenti sul solare sono stati fatti? Quanto è pesante sulla nostra bolletta la voce relativa agli incentivi alle rinnovabili? Una stima approssimativa ma quantitativamente corretta dice che metà degli investimenti sulle rinnovabili va al fotovoltaico,solo al fotovoltaico: per produrre cosa? Praticamente niente. Anche qui ognuno potrà muovere le proprie obiezioni e fare le proprie considerazioni, però i numeri sono numeri, non si scappa.
E in Europa e nel mondo?
La nostra orografia naturalmente ci permette di sfuttare la riserva idroelettrica dei fiumi alpini, ma a parte qualche ritocco,tale potenza disponibile è saturata. Si vede invece come il nucleare (in grigio) copra un minimo di 20 per cento di energia richiesto,fino alla virtuosissima Francia,caso comunque singolare al mondo.
Bene, quanto costa l'elettricià in questi paesi?
Mi scuso per la qualità dell'immagine, comunque si riferisce ai prezzi dell'energia elettrica per le utenze industriali nel 2006 (lo scenario non è cambiato). L'Italia eccelle, è la prima: peccato in questo caso sia una cosa negativa. L'elettricità costa il 24 per cento in più rispetto la media europea e addirittura il 74 per cento in più rispetto la Francia. Naturalmente il prezzo dell'energia è ancora più alto se si considerano utenze domestiche.
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