venerdì 24 giugno 2011

Misunderstandings!

Una delle più grandi confusioni che si fa in ambito energetico è tra potenza installata e energia prodotta. Le due cose sono completamente diverse.
L'energia prodotta è l'output di una tecnologia. Ovviamente dipenderà dalla potenza installata, ma sopratutto dalle cosidette ore equivalenti a cui un impianto è in grado di andare.
Il sito climatemonitor.it presenta questa tabella, con la quale non sono molto d'accordo però per un conto fatto a spanne va bene. Le ore equivalenti sono una grandezza fondamentale, in quanto mi permettono di descrivere la potenzialità di un impianto. Indipendentemente dal fatto poi che la fonte utilizzata sia rinnovabile o meno (il che introduce tutti i problemi riguardanti l'aleatorietà della stessa...)
Ad ogni modo, gli ecomostri di Greenpeace hanno presentato ultimamente un report chiamato "The silent energy [R]evolution" nella quale vengono presentati risultati riguardo l'installazione di impianti a fonte rinnovabili nel mondo. Peccato che in termini energetici (quello che interessa noi!) non ci sia scritto niente!
I dati riportati si riferiscono solo alla potenza degli impianti, la cui entità è dovuta praticamente tutta alle incentivazioni statali, responsabili di una delle più mostruose distorsioni del mercato mai visto. Certo, è ovvio che senza di esse la parità economica tra fonti convenzionali e rinnovabile non si potrebbe raggiungere, ma non dobbiamo dimenticarci dei vincoli ambientali riguardanti le emissioni da raggiungere entro il 2020...che dovrebbe portarci a percorrere strade più efficienti... Oltre a invitarvi a dare una occhiata a questo report, la cui versione italiana si sarebbe potuta tranquillamente chiamare "Oppio dei popoli: tecniche di coltivazione degli attivisti di Greenpeace", presentiamo qualche risultato anche qui.
Greenpeace esulta per l'enorme, è innegabile, crescita della potenza installata di impianti a fonti rinnovabili.

Come abbiamo già visto,la continua richiesta di energia in India e Cina è praticamente responsabile dell'installazione dei nuovi impianti a carbone (ma non pensate che non vengano installati anche nel resto del mondo..in Italia è da poco stata aperta la nuova centrale di Torrevaldaliga Nord..con rendimenti del 40 per cento!). Importante è anche la voce di crescita del gas naturale, seppur inferiore rispetto agli anni passati  (è comunque una tecnologia da paese "sviluppato", che adesso bada solo all'efficienza degli impianti,non a soddisfare domanda crescente!). Anche i nuovi impianti idroelettrici sono perlopiù situati nei paesi in via di sviluppo, nuovamente la parte del leone la fa la Cina.

Fa riflettere invece il fatto di come l' installazione di impianti fotovoltaici sia praticamente irrisoria in Cina: noi invece i pannelli li compriamo da loro e li installiamo qui...
Di questi nuovi 20 GW di impianti fotovoltaici, più del 50 per cento sono stati installati in Europa, capitanati da Germania, Italia e Spagna. Provocando impennate delle bollette elettriche con miliardi di euro di incentivi pagati da tutti in consumatori comunitari.
Il report di Greenpeace come detto non fornisce alcun risultato in termini energetici, ma riportiamo i dati del report annuale della BP, fatto veramente bene. Ad ognuno poi le proprie considerazioni: Il gioco vale la candela? E' giusta tutta questa incentivazione? O meglio, si sta incentivando la cosa giusta? Perchè dare la metà dei contributi solo al fotovoltaico mentre solare termico,geotermico, sviluppo del mini idroelettrico, biomasse, RSU, idroelettrico devono patire la "fame"?
Fonte: BP Outlook 2030
 Non guardate le previsioni, ma i dati storici fino al 2010...scorporando le rinnovabili dall'idroelettrico (e non tenendo conto delle biomasse, che praticamente fanno la restante parte!),la curva verde è anche difficile da intravedere.

1 commento: